Napoli, 21 novembre 2011 – “Pur nella consapevolezza che l’iniziativa assunta dai singoli quotidiani rientri nell’esigenza di garantire ai lettori una puntuale informazione sui fatti di cronaca più rilevanti va segnalato che la pubblicazione di tali notizie è potenzialmente idonea a ledere l’immagine ed il decoro personale e professionale di Fabio Cannavaro che, rispetto a tali vicende, è ed è sempre rimasto estraneo”. E quanto diffuso in una nota dai legali dell’ex capitano della nazionale italiana in merito alla vicenda che ha portato nei mesi scorsi all’arresto dell’imprenditore della ristorazione Marco Iorio poiché ritenuto promotore di un’associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro della camorra. Dai verbali delle dichiarazioni rese dal calciatore lo scorso luglio ai pm Sergio Amato ed Enrica Parascandalo emerge che Cannavaro avrebbe acconsentito alla richiesta dell’amico Iorio di intestarsi il 25 per cento delle quote di una società. “Nel procedimento penale in relazione al quale sono state rese le dichiarazioni ed eseguite le intercettazioni telefoniche, continua la nota, Cannavaro non ha mai assunto la qualità di persona sottoposta alle indagini”.
“D’altro canto”, la chiosa, “quelle intercettate e pedissequamente apparse sui quotidiani sono conversazioni che Fabio Cannavaro intratteneva con un amico, cui, all’epoca, riconosceva delle brillanti capacità imprenditoriali, ignorando i fatti oggetto delle indagini svolte dalla Procura della Repubblica”.
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